Estrattore o centrifuga?

Esiste una certa confusione in questo ambiente tra questi due elettrodomestici (centrifuga ed estrattore) all’apparenza molto simili ma dalle funzioni alquanto diverse; prezzi, manutenzione e design sono tra i due apparecchi elementi di ulteriori forti differenze. Analizziamo ora nel dettaglio quali sono le caratteristiche che separano una normale centrifuga da una classico estrattore di succo.Come prima cosa è opportuno domandarsi per quale particolare funzione dobbiamo adoperare l’elettrodomestico che andremo ad acquistare. Molti infatti sbagliano completamente il tipo di acquisto a causa della poca chiarezza del lavoro che andranno ad effettuare; il dilemma rimane purtroppo anche dopo aver portato a casa il macchinario, spesso sbagliato. Ad esempio, se avessi bisogno di un’auto per fare un lavoro di rappresentanza (con svariati chilometri da percorrere tutti i giorni) non andrei certo ad acquistare un modello che consuma molto e per giunta a benzina. Il primo consiglio è quindi quello di farsi un’idea il più possibile chiara. Continua a leggere e in 5 minuti saprai tutto quello che ti serve per decidere in maniera consapevole se sia per te meglio acquistare una centrifuga o un estrattore di succo a freddo.

Centrifuga vs estrattore di succo

Come funzionano

Vediamo ora come funzionano entrambi gli apparecchi ed analizziamo le principali differenze tra i due dispositivi. All’interno di elettrodomestici di questo tipo è facile individuare il “cuore pulsante” del meccanismo, l’elemento cardine che svolge tutto il lavoro in maniera automatizzata; una particolare lama per le centrifughe, una sorta di contorta vite (la coclea) per gli estrattori.

Una centrifuga sfrutta il movimento di una sottile lama dalla forma circolare, che meglio corrisponde ad una sorta di grattugia centrale. Al contrario, un estrattore, al posto di questa particolare lama ha un sorta di vite senza fine, chiamata tecnicamente coclea, che sviluppa un costante e lento movimento circolare. Nel primo caso la lametta dalla forma circolare svolge un lavoro di trituramento della frutta e verdura messa a contatto. Ogni elemento potrà essere comodamente inserito intero, con un risparmio notevole in fatto di tempo; basterà infatti lavare la frutta e verdura desiderata e il gioco è fatto. Nel secondo caso invece la coclea effettua una sorta di spremitura del cibo senza andare in nessun caso ad effettuare tagli o sminuzzamenti vari. Analizziamo ora l’etimologia del termine e i principi base sfruttati da ogni macchinario.

Una centrifuga, come d’altronde il nome stesso induce a pensare, sfrutta il principio di forza centrifuga spostando ogni grammo di poltiglia prodotta verso il setaccio disposto espressamente per filtrare il preparato. Questo dispositivo di tramoggia a forellini è stato appositamente studiato per fare in modo che nessun quantitativo di sostanza destinata ad essere scartata venga in alcun modo mischiata con il succo finale, andando a compromettere il preparato.

Un estrattore di succo invece, prendendo sempre in esame l’etimologia del termine stesso, sfrutta un sistema creato ad hoc per estrarre soltanto la parte di succo desiderata. In questo caso il resto del prodotto sarà destinato a sostanze di scarto anche se la polpa non verrà del tutto cestinata. Esiste infatti la possibilità di recuperare il tutto per preparati differenti quali ad esempio muffin o pancake. La polpa quindi in entrambi i casi può facilmente essere riutilizzata. Nel caso quindi si adoperi una centrifuga la polpa viene convogliata in un determinato punto, una vaschetta adibita a questo scopo, dove subisce un ulteriore processo di filtrazione fino a far passare soltanto la parte di succo desiderata. Se si decide invece di usare un estrattore il viaggio che intraprende la sostanza è leggermente diverso: in questo caso infatti la polpa viene solamente pressata e schiacciata in modo tale da estrarre in maniera diretta il succo finale desiderato.

In pillole

  • La centrifuga grazie ad una lama sottile che gira a velocità molto elevata tritura la frutta e la verdura per poi  spingere la poltiglia verso un setaccio rotante che filtra il succo dalle fibre.
  • L’estrattore di succo mastica la frutta e la verdure e li spreme a bassissima velocità, ricavandone il succo.

Consumi e tempi di lavoro

Per quanto riguarda il capitolo consumi, ci troviamo di fronte a due elettrodomestici che sviluppano una potenza di lavoro molto differente (fino a 1000 watt la centrifuga, intorno ai 200 watt massimi l’estrattore, con anche soglie molto più ridotte). Anche i tempi di lavoro sono abbastanza discordanti; in questo caso si potrebbe optare tranquillamente per un pareggio in fatto di consumi, in entrambi i casi comunque abbastanza ridotti.

Continuando ad analizzare le differenze tra estrattori e centrifughe scopriamo come in fase di accensione una centrifuga ad esempio non può rimanere in azione per più di cinque minuti consecutivi. In questo lasso di tempo infatti si inizia una costante produzione di calore che porta ad un inevitabile surriscaldamento dell’intero macchinario. Tra i componenti delle centrifughe in commercio infatti non c’è in dotazione una ventola di raffreddamento per evitare situazioni di questo tipo. Alcune centrifughe sfruttano anche 800 o addirittura 1000 watt di potenza; in questo caso il vano motore subisce senza alcun dubbio un forte riscaldamento con un danno anche per gli alimenti a contatto.

Per quanto riguarda gli estrattori di succo a freddo invece, siamo in presenza di un lavoro che può rimanere costante intorno ai 15 minuti, superiore anche ai 30 minuti per i modelli più performanti. Nessuna sostanza in questo caso subisce alcun tipo di modifica e il prodotto finale rimane inalterato.

In pillole

  • Il motore della centrifuga ha una potenza fino a 1.000 watt e non può lavorare per più di 5 minuti consecutivi.
  • Il motore dell’estrattore di succo ha una potenza massima di 200 watt e può lavorare senza sosta fino a 30 minuti.

Semplicità di utilizzo, dimensioni e rumorosità

Passiamo ora ad analizzare quale tra i due elettrodomestici risulta più semplice da utilizzare. In questo caso la risposta è: senza ombra di dubbio la centrifuga. Pratica e veloce in fase di lavorazione, consente in quasi tutti i casi (a seconda del modello specifico infatti cambia l’apertura adibita all’inserimento di frutta e verdura) di inserire gli alimenti da lavorare completamente interi. Al contrario per utilizzare l’estrattore si deve precedentemente sminuzzare tutta la frutta e verdura che si intende usare.

Altra differenza tra i due apparecchi analizzati riguarda la pulizia: l’estrattore risulta molto più comodo da pulire, soprattutto per il particolare design dei componenti. È altrettanto vero che le ultime centrifughe in commercio sono riuscite a superare questo sgradevole inconveniente integrando un sistema definito Quick Clean che riesce a ripulire il filtro in maniera del tutto automatizzata e in pochissimi minuti di tempo.

Altro aspetto dove si potrebbe dire di aver raggiunto una sorta di pareggio riguarda le dimensioni. Le centrifughe dei più disparati modelli superano ormai anche i 3 litri di prodotto da raccogliere, gli estrattori, dai più economici ai più sofisticati, hanno una dimensione molto simile se non quasi del tutto identica alle classiche centrifughe.​

Capitolo rumorosità. Una centrifuga che gira sopra ai 6.000 giri al minuto genera un rumore abbastanza simile a quello di un frullatore ma che comunque varia a seconda del produttore e dello specifico modello acquistato. Al contrario un estrattore di succo, viaggiando ad una velocità minima e vicina al massimo ad un centinaio di giri al minuto, rimane quasi del tutto silenzioso. Un elettrodomestico di questo tipo è quindi per rumorosità, senza alcun dubbio, il miglior strumento di lavorazione consigliato tra i due. Nessuno infatti vorrebbe avere in casa un elettrodomestico fastidiosamente rumoroso.​

In pillole

  • La centrifuga è più semplice e veloce da utilizzare ma è più rumorosa.
  • L’estrattore è molto silenzioso ma necessita di tempi più lunghi. 

Qualità del succo

In generale si può tranquillamente affermare che in entrambi i casi il prodotto che verrà creato ha degli ottimi apporti nutritivi di fondamentale importanza per il nostro organismo. Molti di noi ricorrono ai centrifugati o agli estratti di frutta, verdura e ortaggi per riequilibrare l’apporto di vitamine e sali minerali all’interno del corpo. Altri decidono di iniziare un apporto nutrizionale con uno strumento del genere per mantenere sotto controllo l’apporto giornaliero di ogni singolo elemento alimentare. Una sorta di metodo molto compatto ed efficace per mantenere una corretta dieta alimentare e tenere da conto, in ogni istante, il quantitativo di sostanze che andiamo ad ingerire.

​Ma esiste una reale differenza tra le sostanze essenziali che ci fornisce una centrifuga rispetto a quelle somministrate da un estrattore? Per rispondere a questa domanda dobbiamo analizzare il numero di giri prodotto da entrambi gli apparecchi; in questo caso infatti c’è una enorme e sostanziale differenza tra i due macchinari.

Un modello nella media di centrifuga può sviluppare un numero di giri per un valore compreso tra i 6.000 e i 18.000 rotazioni al minuto. In questo caso modelli più performanti (e anche dal prezzo certamente più elevato) avranno un numero di giri maggiore dato anche dalla potenza del motore integrato. Esistono infatti molte tipologie di motori per centrifughe che a seconda delle caratteristiche interne possono sviluppare una potenza di 200 watt (per i modelli elementari e di qualità molto bassa) o arrivare a valori di potenza anche superiori ai 1.000 watt (nelle centrifughe di gamma top, solo per fare alcuni esempi).​

Un estrattore di succo di buona qualità invece produce un numero di giri inferiore ai 100 giri al minuto. Contrariamente a quanto affermato per le centrifughe, in questo determinato frangente più il numero di rotazioni al minuto è maggiore meno di qualità è il nostro apparecchio.​ Il processo di estrazione viene anche definito “estrazione a freddo” in quanto essendo il numero di giri così irrisorio non andrà in nessun caso a provocare un surriscaldamento all’interno del contenitore adibito all’intero lavoro, mantenendo del tutto inalterate le sostanze a contatto (quindi si manterranno di conseguenza anche le proprietà nutritive).

Sia per quanto riguarda le centrifughe sia facendo riferimento agli estrattori di succo, con il movimento di giri, di centrifugazione o estrazione che sia, avviene una produzione di calore. Quando ciò succede si andrà ad incanalare dell’aria all’interno di quello che sarà il nostro prodotto finale e l’aria unita al calore andrà a favorire il processo di ossidazione. In definitiva quindi più giri effettuerà l’elettrodomestico più si svilupperà calore e maggiore sarà il livello di distruzione di parte degli enzimi vivi e di altre sostanze energetiche vitali.​

Caratteristica comune ad entrambi gli elettrodomestici riguarda inoltre il quasi inesistente quantitativo di fibre prodotto. Contrariamente a quanto succede creando un classico frullato (spesso carico di fibre) ci troviamo qui di fronte ad estratti e centrifugati con un valore di fibre veramente basso. Si ricorda che le fibre ostacolano la rapida assimilazione dei nutrienti essenziali. In generale comunque è importante ricordare che l’assorbimento di frutta e verdura di ogni tipo all’interno del nostro organismo avviene in percentuale maggiore quando preferiamo succhi rispetto ad alimenti solidi. La percentuale in questione è ben quattro volte superiore, un valore questo molto alto che fa certamente propendere la nostra scelta verso questa tipologia di preparati a base di succo.​

Esiste infine una certa differenza al palato tra i due prodotti realizzati. Un centrifugato ha un aspetto nettamente più liquido ed eterogeneo, un estratto è di solito molto più denso e dalla consistenza cremosa. In generale comunque notiamo come i centrifugati producono più schiuma rispetto a dei classici estratti.​

In pillole

  • A causa dell’elevata velocità di rotazione della centrifuga il succo prodotto subisce una forte ossidazione e va quindi bevuto in breve tempo
  • Grazie alla bassa velocità di rotazione dell’estrattore di succo non si ha nessun surriscaldamento e gli ingredienti mantengono inalterati i valori nutritivi.

Quale succo si conserva di più

In entrambi i casi prima consumiamo il preparato più forte e concentrato sarà il valore delle sostanze nutrienti in esso presenti. Col tempo infatti in ambedue le circostanze si avrà una costante e netta diminuzione del potenziale di enzimi e vitamine. Per quanto riguarda il fattore tempistiche esiste un pò di confusione tra quelli che sono dei concentrati o degli estratti e i veri e propri frullati. Può sembrare strano ma in molti confondono le tre cose, abbastanza diverse nei primi due casi, completamente nell’ultimo esempio. Viene consigliato a più riprese di consumare il succo realizzato da un processo di centrifugazione o di estrazione nei 10 minuti successivi alla preparazione, comunque al massimo nell’arco di un’ora dall’estrazione dell’ultima goccia di succo realizzata. In generale si può comunque affermare che in un centrifugato dopo alcuni minuti di tempo si inizia a separare la parte solida dal composto liquido, cosa che non avviene per gli estratti. Si è realizzato quindi un piccolo esperimento di confronto tra questi due apparecchi dalle filosofie alquanto differenti. Una volta preparato il succo e lasciato a riposo per un paio di minuti si potrà notare come nel succo prodotto dalla centrifuga la parte liquida ad un certo punto tenderà a separarsi dalla parte più polposa, al contrario il succo prodotto da un estrattore rimane compatto e del tutto omogeneo.

In pillole

  • Si consiglia di bere il succo prodotto dalla centrifuga entro 10 minuti dalla preparazione.
  • Si consiglia di bere il succo prodotto dall’estrattore entro 1 ora dalla preparazione.

Frutta e verdura lavorabili

L’apporto giornaliero di vitamine ed enzimi è un elemento di fondamentale importanza; al contrario sono in molti quelli che mangiano la prima cosa a portata di mano andando incontro spesso ad alcuni squilibri alimentari. Con un centrifugato o un estratto sarà possibile reintegrare questo apporto di sostanze primarie anche in maniera giornaliera. Centrifugati adatti a tenerci sempre in forma grazie alla trasformazione di frutta e verdura di ogni tipo, estratti creati ad hoc per fornirci tutto il necessario per vivere nel migliore dei modi la nostra giornata. È sempre bene comunque specificare che un centrifugato o un estratto non sono sostituti alimentari a colazioni, pranzi o cene; possono invece svolgere egregiamente la tanto sponsorizzata funzione di integratore.

Ma cosa possiamo centrifugare ed estrarre e cosa no tra il quasi infinito panorama di frutta, verdura e ortaggi? Le verdure a foglia possono essere lavorate senza problema dall’estrattore di succo mentre non vanno inserite nella centrifuga. Banane, fichi e avocado sono sconsigliati tanto per le centrifughe che per gli estrattori.

In pillole

  • Il punto debole della centrifuga è la verdura a foglia.
  • Il punto debole dell’estrattore sono banane, fichi e avocado.

Scarti

Strumenti come centrifughe ed estrattori producono anch’essi degli scarti. La centrifuga senza ombra di dubbio sviluppa un quantitativo copioso di sostanze destinate ad essere scartate, molto maggiore rispetto ad un qualsiasi modello di estrattore disponibile in commercio. Esiste una così elevata differenza proprio a causa del processo di lavorazione a cui viene sottoposta la frutta o verdura selezionata. La centrifuga infatti produce molti scarti umidi (più secchi invece quelli dell’estrattore); è questo un elemento importante in quanto un buon quantitativo di prodotto contiene del succo non ancora filtrato. Nel caso di un estrattore invece il lavoro prodotto dal macchinario è più simile ad un’azione di pressatura che andrà a selezionare autonomamente dalla polpa una grossa quantità di succo, pronto per essere consumato. In percentuale è stato calcolato come un elettrodomestico del genere ricavi un buon 20% di succo in più rispetto ad una qualsiasi centrifuga (il tutto naturalmente partendo da un quantitativo identico di frutta, verdura o ortaggi di ogni genere).

In pillole

  • La centrifuga produce molti più scarti dell’estrattore di succo

Prezzi

Vediamo ora come variano i prezzi se decidiamo di acquistare una centrifuga o se preferiamo munirci di un estrattore. Nella maggior parte dei casi, una centrifuga è certamente più economica rispetto ad un estrattore di succo. Di solito un apparecchio anche della stessa marca ha uno scarto in euro tra i 50 e i 100 euro; abbastanza costoso quindi munirsi di un estrattore. Come abbiamo precedentemente analizzato però ogni funzione ha il suo determinato costo, spesso in linea con la qualità del macchinario proposto. In generale comunque possiamo trovare un discreto apparecchio per la centrifugazione anche con una cifra vicina ai 90 euro. Un elettrodomestico invece adatto ad estrarre avrà un costo minimo che si aggira intorno ai 250 euro. Prezzi questi abbastanza generici ma utili per farci un’idea. Il consiglio che ci sentiamo in grado di fornire di fronte ad una scelta tra l’acquisto migliore è quello di aggiungere qualche euro in più per portarsi a casa un prodotto che duri nel tempo, che si tratti di una centrifuga o di un estrattore.

In pillole

  • La centrifuga è più economica di un estrattore di succo

Quindi estrattore o centrifuga?

​Credo che oramai avrai capito i punti di forza delle centrifughe e degli estrattori di succo così come gli aspetti meno positivi. Alla fine della giornata la cosa fondamentale è avere un’alimentazione sana e puoi raggiungere questo risultato con l’utilizzo regolare di entrambi questi elettrodomestici. Nel sito puoi trovare tante informazioni aggiuntive e tante recensioni per aiutarti a trovare quello che fa meglio al caso tuo. E se ancora hai domande chiedi pure: siamo qui apposta!

La migliore centrifuga del 2019

​Non è facile capire quale sia il prodotto più adatto alle proprie esigenze; per questo abbiamo preparato una lista dettagliata delle migliori centrifughe del 2019 suddivise in base a differenti necessità e budget a disposizione. Nel caso però tu voglia la migliore centrifuga del 2019 eccola qui per te (senza perdere altro tempo!).

La migliore centrifuga del 2018: Philips HR1871/70

Centrifuga Philips HR1871/70

Questa centrifuga nella nostra classifica del 2019 è la migliore in assoluto ed ecco perché: è dotata di un tubo di inserimento grande (80 mm), quindi per preparare un centrifugato di frutta e verdura non serve tagliare precedentemente gli ingredienti, velocizzando non poco i tempi di preparazione; il motore di 1000 W permette di produrre buonissimi centrifugati in pochi minuti, centrifugando fino a 2 litri di succo alla volta; anche la pulizia richiede pochi minuti grazie alle funzioni QuickClean e PreClean; inoltre ci sono due velocità selezionabili per alimenti morbidi o duri; non è neanche troppo ingombrante: 37,6 x 37,6 x 30,2 cm. Qui la nostra recensione completa.

  • Motore molto potente da 1.000 Watt
  • Tubo di inserimento grande (80 mm)
  • Due velocità selezionabili
  • Dotata di sistema anti-goccia
  • E’ un po’ pesante (6 kg)

La nostra valutazione

Estrattore di succo migliore del 2019

Hai capito che quello che vuoi non è una centrifuga ma un estrattore di succo a freddo? Questo è l’estrattore di succo migliore del 2019! Se vuoi approfondire ancora un pò quali sono le opzioni disponibili qui trovi la nostra classifica dei migliori estrattori del 2019 suddivisi per prezzo, specifiche ed esigenze del consumatore.

Estrattore di succo migliore del 2018: Hurom H-AA Terza Generazione

Estrattore di succo Hurom H-AA Terza Generazione

Questo modello rappresenta l’evoluzione della serie precedente e continua la buona tradizione di prodoti di qualità della marca Hurom. Lavora ad una velocità di 43 giri al minuto, ha 2 filtri più un filtro aggiuntivo non presente nei modelli precedenti, è stata migliorata anche l’uscita della polpa, è più leggero rispetto ai modelli precedenti (4,8 kg), è dotato di un filtro senza fori per la creazione di gelati o sorbetti, inoltre è capace di lasciare la polpa completamente secca, producendo succhi più densi e fibrosi. E’ adatto per ogni tipo di frutta e verdura (anche per le noci e i semi di soia per creare il latte di mandorle ad esempio). L’unica pecca di questo modello è il suo prezzo mediamente alto, ma a parte questo secondo noi è il miglior estrattore di succo attualmente presente in commercio. Qui la nostra recensione completa.

  • Design accattivante
  • Dimensioni contenute
  • Estremamente silenzioso
  • Elevatissime prestazioni a bassi consumi
  • Possibilità di regolare la quantità di polpa
  • Costo abbastanza impegnativo

La nostra valutazione

Hai ancora qualche dubbio?

Nessuna paura! Abbiamo testato decine di modelli diversi di estrattori di succo e di centrifughe e sicuramente tra uno di questi c’è il modello perfetto per te. Ecco una lista per trovare velocemente le informazioni più importanti.