Come usare la centrifuga

L’utilizzo di un elettrodomestico come la centrifuga è al giorno d’oggi un sistema sempre più diffuso per aumentare l’apporto costante di sostanze essenziali al nostro corpo. Esiste una rinnovata consapevolezza che ci spinge giornalmente ad avere un tipo di alimentazione il più possibile corretta, sensibile e consapevole legata al consumo di frutta, verdura e ortaggi di ogni genere e con ingenti quantità. Qui parleremo di come usare la centrifuga e quale apporto fornisce realmente una normalissima centrifuga al nostro organismo e come influisce sull’alimentazione? Innanzitutto è bene subito sfatare qualche strano mito affermando tranquillamente che un centrifugato è in ogni caso un prezioso alleato per la nostra salute (qui abbiamo raccolto le migliori recette per centrifugati). In questo modo oltre che ad ingerire un elevato quantitativo di liquidi, aiutiamo il nostro corpo con l’apporto di enzimi e vitamine. Molti pensano erroneamente che bere dei concentrati di frutta e verdura sia soltanto un modo come un altro per depurarsi nei periodi di maggiore stress psicofisico. Questa è soltanto una delle molte funzioni positive che un preparato di questo tipo può fornire al nostro sistema. Chi prima e chi dopo si arriva tutti ad un particolare periodo in cui si sente il bisogno di un momento di depurazione, che unito al relax psicofisico può rimetterci in carreggiata. Un centrifugato assolve anche questa funzione ma non solo. Leggero e gustoso, ogni centrifugato ha le sue particolari proprietà intrinseche a seconda naturalmente del tipo di frutta o verdura che decidiamo di utilizzare. La maggior parte dei centrifugati di verdure (e di frutta) di questo tipo comunque possono contenere antiossidanti, sali minerali, enzimi, vitamine, e in generale producono un sicuro effetto benefico se consumati in un periodo di tempo vicino alla preparazione. Nel caso opposto infatti potremmo andare incontro a sgradevoli sorprese dovute principalmente ad effetti di ossidazione delle sostanze in gioco; il tempismo quindi gioca un ruolo alquanto fondamentale.

Che cos’è una centrifuga

I componenti base di una normale centrifuga sono quattro: abbiamo un tappo che serve per premere frutta, verdura o ortaggi all’interno del contenitore principale; il contenitore primario appunto che può essere realizzato in metallo ma più comunemente prodotto in plastica, il vano adibito a serbatoio per gli scarti e la polpa, e infine quello che potremmo definire come cuore vero e proprio della centrifuga: la grattugia. Questo è l’elemento cardine di una centrifuga di buona qualità; la grattugia è costituita da piccole lamette che ruotano con una buona velocità, sminuzzando e tagliando ogni pezzetto di alimento introdotto. A seconda della tipologia di lame utilizzate avremmo un prodotto finale più o meno concentrato e cambierà anche la percentuale di polpa e scarti realizzati. Naturalmente oltre a questi componenti ci sono infine il beccuccio adibito per la fuoriuscita vera e propria del succo e l’interruttore di accensione o spegnimento dell’elettrodomestico; meccanismo questi intrinsechi all’apparecchio.

Come lavora una centrifuga

La maggior parte delle centrifughe attualmente in commercio hanno in comune il processo di triturazione e sminuzzamento degli alimenti tramite alcune lame appositamente testate per realizzare un composto omogeno e il più possibile vellutato. Tra i vari modelli in commercio possono anche cambiare diversi elementi ma il più importante tra i componenti rimane certamente il cuore della centrifuga: la grattugia. La disposizione delle lame è di fondamentale importanza e per nulla trascurabile sono anche i materiali utilizzati per questo componente. Oltre a ciò un altro aspetto di primaria rilevanza è la scelta di un elettrodomestico che lavora a caldo o a freddo. Il primo caso è sicuramente il più diffuso; quasi tutte le centrifughe hanno infatti questo tipo di meccanismo che privilegia la velocità in fase di lavorazione. Al contrario invece elettrodomestici che lavorano a freddo sono ancora troppo poco diffusi per garantendo una buona velocità e soprattutto mantenendo del tutto inalterato ogni valore alimentare in gioco.
Ma come si arriva realmente a creare un buon centrifugato di frutta o verdura? Che cosa avviene all’interno del macchinario per trasformare il tutto in un ottimo centrifugato? Il processo che è in atto prevede un semplice sminuzzamento degli alimenti adoperati tramite delle piccole lamette dalla forma piatta che vanno a costituire la grattugia. Queste lame (trattasi più esattamente di una sorta di micro dentini realizzati appositamente per questi tipi di lavori) naturalmente passando più volte sul prodotto producono diversi tagli, continui e ripetuti, fino al totale e omogeneo sminuzzamento del preparato. Ciò può variare in alcuni modelli di centrifuga a seconda delle nostre preferenze.

Guida - Come usare la centrifuga - Oasi del succo - Cosa centrifugare e cosa no
Leggero e gustoso, ogni centrifugato ha le sue particolari proprietà intrinseche a seconda naturalmente del tipo di frutta o verdura che decidiamo di utilizzare.

Unito a questo primo passaggio avviene inoltre una sorta di rovesciamento continuo del preparato, si crea così un effetto vortice in cui vengono coinvolte sia la polpa che il succo. Una volta acquistata la giusta velocità c’è infine una separazione tra il prodotto più liquido, in questo caso il succo, e il preparato dalla consistenza più solida, la polpa. Entrambi questi elementi possono essere consumati ma spesso la polpa non viene molto apprezzata e al massimo riciclata nella realizzazione di torte o preparati solitamente dolci. Grazie a dei comodi meccanismi di separazione ogni estratto, definito appunto succo, verrà poi convogliato in un apposito reparto e pronto per essere consumato.
Tutto sommato ci troviamo di fronte ad un processo fisico, più propriamente di forza centrifuga, abbastanza elementare ma realizzato tramite un macchinario del tutto automatizzato come questo. È certamente un prodotto tecnologico di livello assoluto, capace di realizzare preparati per tutta la famiglia.

Cosa centrifugare e cosa no

Utilizzare una centrifuga per frutta e verdura per la creazione di ottimi centrifugati, estratti o frullati, non è del tutto semplice. Non ci sono tecniche particolari da adoperare ma soltanto semplici passaggi da seguire; ogni passaggio ha una sua importanza nella realizzazione di un perfetto centrifugato.
Prima di mettere in moto il nostro elettrodomestico è bene sapere quali alimenti si possono centrifugare e quali no. Sfatiamo subito alcuni falsi miti: essendo la centrifuga una sorta di estrattore di succo e di sostanze nutritive, alcuni frutti alquanto pastosi come ad esempio le banane o i fichi non sono idonei a preparazioni di questo tipo; la loro consistenza molle e cremosa non riuscirà ad integrarsi con il resto degli alimenti. Il succo infatti prodotto da una banana o un fico sarà probabilmente nullo, andando ad inserirsi quasi interamente solo sul lato del preparato della polpa; sostanza questa, come già affermato, poco sfruttata.
Oltre a ciò esistono dei cibi da evitare in ogni caso: alimenti come ad esempio semi, torsoli o noccioli potrebbero andare a lesionare il nostro elettrodomestico, non adatto in nessun caso a questo tipo di cibo. Discorso analogo per bucce di ananas, di arance, pompelmi o melone. Bucce che solitamente andrebbero ad influire in maniera positiva per gli aspetti nutrizionali intrinsechi, in questo caso non possono essere sfruttate.
Non tutto quindi si può triturare nella maggior parte delle centrifughe in commercio. Ogni modello comunque ha la sua tipologia di frutta e verdura da lavorare preferibilmente, a seconda del materiale dei componenti. Tutte le lame sono differenti, marche e design di questi apparecchi influiscono su ogni tipo di componentistica e ogni grattugia avrà quindi il suo taglio prediletto con una massima o minima consistenza di preparato realizzato in fase di lavorazione.
Diversamente a quanto precedentemente affermato esistono molti altri alimenti che si possono lavorare per la preparazione di squisiti centrifugati. Senza dover neppure preoccuparci di togliere la buccia usiamo ad esempio frutta come mele, albicocche, prugne, pesche, pere, soltanto per fare alcuni esempi. Inoltre molte tipologie di verdure e ortaggi possono essere inserite direttamente nel nostro apparecchio senza neppure essere tagliate; ciò dipende essenzialmente dalla grandezza dell’ingresso a disposizione che varia a seconda del macchinario acquistato. Solitamente comunque si passa da un valore di diametro minimo intorno ai 4,5 cm fino ad arrivare anche a diametri maggiori di 7,3 cm.
Potremmo lavorare senza alcun problema verdure intere anche abbastanza ridotte come ravanelli e spinaci ma anche dalla lunghezza più elevata come carote, zucchine, sedano e cetrioli. Non sono pochi quindi gli alimenti che rientrano in una ipotetica lista di trasformazione da frutta e verdura in centrifugato.

Guida - Come usare la centrifuga - Oasi del succo - Miglior metodo per usare una centrifuga
Come si usa una centrifuga al meglio per prepararare squisiti centrifugati di frutta e centrifugati di verdure?

Come usare una centrifuga

La maggior parte di voi si staranno ora chiedendo se acquistare o no un elettrodomestico di questo tipo, alcuni invece staranno pensando quale sia il miglior metodo per utilizzare una centrifuga e soprattutto se è veramente così facile realizzarsi da soli un centrifugato di frutta o verdura. Certamente non è difficile creare un ottimo centrifugato, con tutte le caratteristiche intrinseche (proprietà nutritive) intatte e dall’aspetto e corposità gradevole. È bene essere consapevoli del fatto che ogni macchinario però riuscirà a produrre un tipo di centrifugato diverso; probabilmente dal sapore molto simile ma dalla consistenza variabile. Analizziamo ora passa passo come usare nel migliore dei modi la nostra centrifuga, senza incorrere in nessuna sgradevole sorpresa né tantomeno creare danni al macchinario. Non sono poco frequenti infatti le persone che producono danni anche ingenti a elettrodomestici di questo tipo per la pigrizia nel leggere una paginetta di istruzioni. In seguito desideriamo fornire alcuni rapidi consigli su come sfruttare al meglio il delicato lavoro del nostro elettrodomestico. Il primo passaggio, precedente all’utilizzo vero e proprio della centrifuga è la preparazione di tutto l’occorrente. La nostra scelta in questo caso va, senza alcun dubbio, verso prodotti di origine controllata e certificazione biologica. Un alimento di questo tipo infatti ha la qualità fondamentale di mantenere inalterata e veritiera ogni caratteristica che ci aspettiamo da quel determinato prodotto. Per quanto riguarda il processo di lavorazione interno alla centrifuga inoltre potremmo utilizzare ogni singolo elemento compresa la buccia. Come prima cosa è importante riporre il nostro elettrodomestico su un ripiano molto stabile, possibilmente un tavolo o un piano in marmo per lavori in cucina. Anche se la maggior parte dei modelli in circolazione hanno componenti quali ventose in gomma o piedini per la stabilità, la cosa fondamentale è avere un buon piano d’appoggio, idoneo ad un processo di centrifugazione e che non produca alcun inaspettato scossone.

Subito dopo aver preparato la zona di lavoro è opportuno lavare in maniera accurata la frutta e verdura da consumare. Questo è un procedimento da fare attentamente per eliminare ogni sgradevole microrganismo o varie tipologie di pesticidi che possono essere ancora presenti sulla buccia degli alimenti in questione. Contrariamente a quanto precedentemente affermato facendo riferimento al potenziale della buccia, se non ci troviamo di fronte ad un prodotto di origine bio, un buon consiglio potrebbe essere quello di sbucciarlo ed eliminare così ogni possibile forma di contaminazione non naturale. Durante la centrifugazione infatti non avviene alcun processo di cottura del cibo che annienterebbe tutte le forme di batteri presenti sulla ma anche internamente al nostro prodotto; è opportuno quindi prendersi qualche minuto di tempo in più e lavare accuratamente il preparato. Altro consiglio, spesso trascurato, riguarda un piccolo accorgimento: eliminare i torsoli delle mele in modo da non inceppare la grattugia del macchinario in questione. Esistono anche in commercio con pochi euro dei comodo elimina torsolo, simpatici, pratici e al caso nostro.
Ovviamente un consiglio che ci sentiamo in grado di fornire è quello di posizionare, prima di azionare l’elettrodomestico, il bicchiere adibito a contenere il succo del concentrato che verrà poi prodotto. Può capitare di preoccuparsi del lavaggio accurato di frutta e verdura senza pensare a questo piccolo passaggio che potrebbe sporcare un po’ ovunque nella nostra cucina. Alcuni modelli di centrifughe comunque hanno già integrati degli appositi contenitori proprio per il succo finale, facilmente smontabili e altrettanto lavabili con semplicità. Altro consiglio molto utile per mantenere nel tempo il nostro prodotto il più vicino alle impostazioni di fabbrica è quello di non utilizzare questo elettrodomestico a vuoto. Facendo girare il motorino a vuoto si potrà andare incontro ad un facile surriscaldamento con danni anche importanti per i meccanismi interni dell’intera centrifuga. In questo modo la nostra grattugia, cuore della centrifuga, non andrà incontro a nessuna resistenza (frutta o verdura) continuando un lavoro a vuoto. Oltre a un utilizzo a vuoto di questo strumento non è consigliato neppure accendere il macchinario con pochissimo preparato né tantomeno senza coperchio. Solitamente non viene data molta importanza al quantitativo di alimenti che si desidera sminuzzare, in questo caso infatti il comodo beccuccio spingerà all’interno sia piccole che grandi quantità di cibo. È però rilevante tenere sottocchio la consistenza degli alimenti che si intende trasformare. Come precedentemente affermato infatti, non tutto il cibo (da evitare banane e fichi) ha una tipo di corposità idonea per questa tipologia di lavorazione. Attenzione anche ad altri particolari: è consigliato utilizzare sempre il beccuccio creato ad hoc per spingere gli alimenti nella centrifuga. Non provare a sostituirlo con un normalissimo cucchiaio né spingere ortaggi e frutta direttamente con le dita; molti pericoli sono in agguato in questo caso e alcuni incauti trascurano questo particolare. Altro elemento da tenere in considerazione riguarda il fattore manutenzione. Una centrifuga può durare anche molti anni se usata correttamente, pulita in ogni suo componente, senza provare alcun strano esperimento di triturazione con alimenti non adatti. Pulizia e sistemazione dell’elettrodomestico in spazi appositamente adibiti sono fattori altrettanto importanti per una buona manutenzione.

Quale centrifuga scegliere

Guida - Come scegliere la centrifuga - Oasi del succo
Quale centrifuga scegliere? Importante scegliere una macchina per centrifughe che permetta di preparare centrifugati di frutta e verdura.

Questo strumento ha molti pregi ma anche alcuni difetti: scopriamo insieme quali potrebbero essere e in quale frangente preferire un determinato modello rispetto ad un altro. Il mercato delle centrifughe, prendendo a riferimento il settore in Italia, è abbastanza ampio. I modelli in commercio prevedono prezzi anche molto differenti che variano dai 30 euro fino ad arrivare a macchinari prestigiosi per design e componenti acquistabili con cifre anche superiori ai 500 euro.
Negli ultimi anni soprattutto c’è stato uno sviluppo nel campo del mangiar sano, un processo di maggiore consapevolezza verso la scelta delle materie prime favorendo il mercato del biologico. Ognuno di noi oggi, rispetto ad esempio a dieci anni fa, presta molta più attenzione a quello che ingerisce, alla quantità ma soprattutto alla qualità appunto. Sentirsi bene e in forma è diventato quasi un imperativo categorico, e per farlo si utilizzano molto strumenti spesso anche non del tutto idonei e ininfluenti.
Tra i pregi di molte centrifughe in commercio indichiamo innanzitutto l’apporto nutrizionale immediato che un preparato del genere riesce a fornire al nostro corpo. Questi valori non sono uguali per tutte le centrifughe, variano a seconda della percentuale di scarti che andremmo a produrre o meno in ogni singolo processo di trasformazione degli alimenti in centrifugato. Avremmo così preparati più corposi dove il succo estratto avrà internamente un numero di valori nutritivi maggiore rispetto a concentrati molto più acquosi e con scarti in fatto di polpa più elevati.
Altri aspetti positivi riguardano la facile reperibilità di svariati modelli di centrifughe in commercio e soprattutto il prezzo anche molto ridotto di prodotti funzionali e del tutto idonei. La grande competizione tra aziende scatenatasi soprattutto negli ultimi anni ha portato un generale abbassamento dei prezzi, creando una forte concorrenza, aspetto questo molto positivo per chi decide di acquistare. Tra i lati positivi da prendere in considerazione nella decisione di acquistare un elettrodomestico di questo tipo non può certo mancare il fattore risparmio tempo. La nostra al momento è una società molto frenetica, chi più chi meno, a seconda di occupazione e stile di vita, si trova a dover combatte con il poco tempo a disposizione. Una centrifuga fornisce in tempi molto rapidi (soltanto alcuni minuti) preparati altrimenti impossibili da realizzare senza sprecare anche ore di lavorazione. Esistono comunque alcuni difetti nell’utilizzare un elettrodomestico di questo tipo. Molte centrifughe ad esempio non riescono a triturare né tantomeno sminuzzare sostanze dalle caratteristiche alquanto molli. Se volessimo quindi lavorare delle erbe, delle foglie di insalata o altri tipologie di verdure di questa consistenza non avremmo un buon risultato e potremmo rischiare addirittura anche di inceppare i meccanismi di grattugia. Per una centrifuga infatti risulta molto più semplice creare composti da alimenti duri e corposi. Al contrario ciò che non genera un buon quantitativo in volume all’interno dell’apparecchio non crea una pressione tale da poter lavorare in maniera del tutto ottimale. Il centrifugato ottenuto in questo caso non sarà inoltre omogeno né tanto meno appetibile. Questo è sicuramente uno degli elementi più limitativi e negativi dell’adoperare una centrifuga. Altro aspetto di certo non positivo riguarda il calore prodotto nei movimenti di sfregamento delle lame all’interno del contenitore della nostra centrifuga. In questo caso è possibile che tramite l’alta velocità si produca un’alta temperatura tra lama e alimenti. È un difetto abbastanza rilevante se si pensa che ciò potrebbe andare ad intaccare le sostanze nutritive degli alimenti stessi selezionati. Inoltre sempre a causa del processo di ossidazione che si andrà a creare con il calore è possibile che molti dei tanto apprezzati enzimi che vogliamo ottenere vadano persi e non possano in alcun modo essere recuperati. Attenzione quindi alla scelta del modello di elettrodomestico da acquistare, fare sempre riferimento a delle buone recensioni, curate nei particolari e nella descrizione dei componenti.
È altrettanto vero comunque che esistono alcuni modelli di centrifughe che lavorano a freddo. Elettrodomestici anche facilmente reperibili come ad esempio il modello di Panasonic MJ-L500 è un ottimo strumento per realizzazioni di questo tipo. Sfrutta un meccanismo appositamente creato per un tipo di lavoro a freddo, in modo da non influire sulle qualità organolettiche di alcun alimento e molto comodo inoltre per la realizzazione di zuppe fredde e sorbetti.

Capitolo scarti

Alcuni affermano che nell’utilizzare in maniera quotidiana un elettrodomestico di questo tipo possiamo andare incontro ad un numero elevato di sostanze di scarto. In generale è falso affermare che una centrifuga produce molti scarti ma andando più a fondo nella questione vediamo come alcuni di noi non gradiscono mangiare la polpa creatasi preferendo sfruttare soltanto i valori nutritivi derivanti dal succo. Per chiunque decida cucchiaino alla mano di non cibarsi del residuo che andrà a depositarsi nel cassetto adibito alla polpa esistono alcune buone idee su come riutilizzare questo buon prodotto. In cucina capita infatti molto spesso di sbizzarrirsi nella creazione di ciambelle, torte, plum cake o anche muffin; proprio per l’impasto di questi dolci potremmo utilizzare la nostra polpa, creando un sapore unico, cremoso e ricco di proprietà. Altri scarti in generale sono rappresentati solamente dalle bucce di alimenti quali agrumi, ananas o melone. In definitiva utilizzare una centrifuga non produce elevati valori in fatto di scarti considerando anche il fatto che ogni composto prodotto può essere comodamente riutilizzato.


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Commenti

2 risposte a “Come usare la centrifuga”

  1. Avatar lorenzo
    lorenzo

    Si può usare la frutta congelata ?

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