Manutenzione della centrifuga e dell’estrattore

Centrifuga ed estrattore: due elettrodomestici dalla caratteristiche anche molto differenti ma con in comune una giusta dose di manutenzione da realizzare in maniera periodica per non incombere in sgradevoli sorprese. Per mantenere in maniera funzionale ogni componente specifico della nostra centrifuga o dello specifico estrattore è bene non trascurare nessuno tra i consigli di seguito elencati. Inoltre, come spesso accade in questi casi, si può fare riferimento a precisi forum di settore o comunque leggere in ogni sua pagina il manuale di istruzioni allegato all’elettrodomestico acquistato. Dalla pulizia generica degli elementi di design a quella più precisa dei componenti interni, ogni piccola forma di manutenzione se effettuata in maniera costante aiuterà il nostro strumento di lavoro ad avere un durata prolungata nel tempo.
Per sapere come facciamo in definitiva a mantenere una elevata durata del nostro apparecchio e soprattutto a non incorrere in cambi frequenti di ogni componente è bene leggere attentamente alcune specifiche guide del settore, questa di seguito ne è un esempio. In particolare si potrà così mantenere un prolungato funzionamento del prodotto acquistato seguendo soltanto alcuni piccoli accorgimenti e non sprecando per nulla molto tempo.

Manutenzione componenti centrifuga ed estrattore

Primo consiglio: non inserire parti del macchinario all’interno della lavastoviglie
Primo consiglio: non inserire parti del macchinario all’interno della lavastoviglie

Il primo dubbio che proviamo qui a risolvere riguarda il modo di operare una manutenzione del tutto consapevole, soprattutto rivolta a tutte quelle parti della centrifuga o dell’estrattore in questione che verranno certamente in contatto con alimenti e cibi di ogni genere. Cibo e prodotti chimici naturalmente non sono elementi che devono entrare in contatto, in nessun caso. In questo frangente ci troviamo di fronte ad un contatto diretto tra strumenti di lavoro e alimenti (di solito frutta, verdura e ortaggi di ogni tipo) ed è quindi sempre consigliato utilizzare per la pulizia dei componenti del macchinario prodotti biologici o comunque di certificata origine naturale, certamente non di natura chimica. Attenzione a non mettere a contatto nessun elemento con agenti chimici, potenti detersivi o prodotti come ad esempio la candeggina, del tutto inappropriati e troppo aggressivi. Tutto ciò infatti potrebbe andare ad avere una sorta di assorbimento con le plastiche del macchinario in questione ma non soltanto, e subire in seguito una sorta di rilascio verso il cibo che si trova costantemente a contatto diretto con ogni componente. Quindi in definitiva: no alla chimica, sì ai prodotti naturali e per nulla invasivi. Meglio un elettrodomestico con una anche minima percentuale di pulizia, poco invasiva, che uno strumento di lavoro contaminato da pericolose sostanze nocive al nostro organismo e per l’ambiente in generale.
Un altro dei consigli che ci sentiamo in grado di fornire senza alcun dubbio, è quello di non inserire parti del macchinario all’interno della lavastoviglie. Questo elettrodomestico di impiego oramai comune infatti può rovinare e corrodere le plastiche dei componenti di centrifughe ed estrattori. Inoltre uno dei principali motivi di questa scelta riguarda l’utilizzo molto frequente di pasticche o prodotti spesso nocivi durante il processo di lavaggio, che andrebbero ad alterare l’integrità dei componenti centrifugati.
In definitiva quindi prestiamo attenzione a tutta la componentistica dell’elettrodomestico in questione ma in particolare un occhio di riguardo lo rivolgiamo a tutte quelle parti che vengono quotidianamente a stretto contatto con alimenti e cibo di ogni genere, prodotti che comunque andremmo poi ad ingerire. Che si tratti quindi di frutta o verdura o di preparati come succhi, ormai il danno sarà fatto. Un occhio di riguardo al momento della manutenzione vogliamo darlo in particolare all’imbocco della nostra centrifuga o dell’estrattore in questione. È qui infatti che potrebbero avvenire alcuni tra i più frequenti incidenti. Considerato soprattutto il fatto che ci troviamo a stretto contatto con una parte dove sono posizionate lamette o grattugia (in particolare per la centrifuga). Anche in questo caso fare molta attenzione che la presa sia scollegata dalla corrente e ad ogni modo prestare cautela su ogni posto dove si inseriscono le dita o le mani in generale.
Questo imbocco adibito all’innesto del cibo è una parte dell’apparecchio abbastanza fragile, forse la più delicata dell’intera centrifuga o estrattore. Un componente realizzato solitamente in plastica dove molto spesso il blocco viene smontato in maniera molto più frequente rispetto ad un qualsiasi altro pezzo; tutto ciò generalmente per avere una più attenta pulizia. Proprio questa continua rimozione e ricollocamento può provocare col tempo una forte usura del componente in questione. Attenzione quindi a questo pezzo di centrifuga o di estrattore (comune infatti ad entrambi gli apparecchi), in alcuni dispositivi l’ingresso adibito al cibo è parecchio largo e inavvertitamente si può andare incontro a sgradevoli urti o anche tagli per la presenza delle lamette o grattugie interne.
Tra i consigli utili per una ottimale pulizia di ogni elemento, da realizzare comodamente in casa vostra, possiamo preferire la soluzione dell’ammollo dei componenti da pulire rispetto all’utilizzo di sostanze detergenti dannose. Semplicemente procurandoci una vaschetta e preparando un composto di acqua, aceto e limone, in parti uguali, riusciremo a sterilizzare ogni singolo elemento in questione. Nel caso ci trovassimo di fronte alla presenza di tratti di muffa, ad esempio per apparecchi che non utilizziamo da molto tempo, possiamo ripetere lo stesso procedimento di ammollo sostituendo aceto e limone con un po’ di acido citrico. Batteri e germi saranno così soltanto un lontanissimo ricordo. Dicevano inoltre che “la pazienza è la virtù dei forti” quindi armatevi di pazienza e cercate di pulire in tutte le sue componenti lo strumento di lavoro in questione. Con una minima ma quotidiana (relativa a quando si utilizza l’elettrodomestico) pulizia si eviteranno sgradevoli sorprese collegate appunto a batteri, ma anche a strani inceppi nei meccanismi.

Componenti della centrifuga per manutenzione

Secondo consiglio: non utilizzare mai prodotti aggressivi per la pulizia
Secondo consiglio: non utilizzare mai prodotti aggressivi per la pulizia

La centrifuga è un tipo di elettrodomestico abbastanza semplice, composto essenzialmente da quello che definiremo “cuore meccanico” dove viene collocato il motore e da alcune componenti smontabili appositamente incastrate tra di loro. Le parti principali della centrifuga sono quindi il motore (che è collocato all’interno del corpo macchina), il filtro trituratore, la vaschetta interna, il pressatore e il coperchio; tutti elementi essenziali per un corretto funzionamento. Senza anche una di queste parti infatti la nostra centrifuga non potrà entrare in funzione. Questo a causa principalmente dei meccanismi di blocco integrati all’apparecchio che non consentono un suo utilizzo se ogni componente non risulta posizionato perfettamente e nella giusta maniera.
Ogni centrifuga ha un motorino appunto, disposto al centro dell’apparecchio, con una potenza variabile solitamente tra i 200 e i 1000 watt. Il corpo motore non deve essere mai lavato con getti di acqua diretta né tantomeno con panni bagnati; nel caso si voglia effettuare una costante manutenzione si può semplicemente passare un panno sulla componentistica principale (al massimo il panno può essere leggermente umido). Come per tutti i motori infatti sostanze liquide come l’acqua potrebbero andare a deteriorare i preziosi meccanismi interni o inceppare completamente il sistema con la creazione di muffe o ruggine. Attorno al motore c’è il corpo vero e proprio della centrifuga: un particolare contenitore che può essere stato realizzato in materiale plastico o creato in svariate leghe metalliche a seconda del modello di centrifuga a disposizione. Dalle svariate forme e grandezze, piccolo o anche molto grande, questo contenitore arriva a racchiudere una quantità di prodotto finale anche superiore ai 2 litri; alcuni modelli di classe top racchiudono anche 3 litri di preparato.
Il recipiente del prodotto da sminuzzare di solito fa sempre parte dei componenti smontabili dell’intera centrifuga. Si potrà quindi effettuare una buona manutenzione del pezzo, lavandolo accuratamente ad ogni suo utilizzo. Risulta di fondamentale importanza infatti non lasciare mai alcun componente sporco. Ogni tipo di residuo anche minimo potrebbe andare ad intaccare la reale operatività dell’elettrodomestico ed in particolare intasare i meccanismi che regolano la grattugia collegata al motorino della nostra centrifuga; i danni in questo frangente sarebbero anche consistenti. Gli altri componenti essenziali della centrifuga come la vaschetta interna, il pressatore e il coperchio, devono essere lavati con acqua possibilmente tiepida e detersi con un normalissimo sapone o classico detergente (consigliamo sempre di origine naturale). In ogni caso il consiglio che ci sentiamo in dovere di ripetere è quello di non utilizzare mai prodotti aggressivi (come ad esempio la candeggina), soprattutto per questi tre componenti che vengono a contatto diretto con varie tipologie di cibo. Non sfregare inoltre, in nessun caso anche particolare, parti del macchinario con spugne abrasive di ogni genere. Continuando con l’analisi dei componenti da poter lavare manualmente ci troviamo di fronte al filtro per triturare. Anche in questa situazione è bene non utilizzare prodotti chimici e aggressivi; si potrebbe magari usare un comodo spazzolino per rimuovere ogni forma di alimento che si è andata magari ad incastrare. Comunque in ogni caso passando semplicemente il filtro sotto un getto d’acqua tiepida si otterrà un ottimo risultato. Può succedere che alcuni specifici alimenti (le more ad esempio) sviluppino delle macchioline in svariate parti del macchinario. In questo caso si può seguire il consiglio della nonna; quello sempre verde e di certo anche il più utile: un semplice preparato di acqua e aceto. Con questo sorprendente rimedio si riusciranno ad eliminare le macchie più ostinate ed inoltre si potrà sfruttare questo sistema anche per rimuovere il fastidioso calcare che si annida nei più disparati angoli del nostro elettrodomestico.

Lavare estrattore o centrifuga appena dopo l'uso fa risparmiare tanto tempo
Lavare estrattore o centrifuga appena dopo l’uso fa risparmiare tanto tempo

Il fattore tempo è essenziale per eseguire un lavaggio nella maniera più comoda possibile. Contrariamente a quanto si pensi infatti lavare un elettrodomestico di questo tipo nei momenti immediatamente successivi all’utilizzo fa risparmiare molto più tempo. Ogni minimo scarto di svariati tipi di alimenti in questo modo non avrà il tempo necessario per seccarsi ed incrostarsi al macchinario, venendo così quindi comodamente eliminato con i primi getti d’acqua tiepida. Lavando comunque accuratamente l’elettrodomestico si potrà impedire l’accumulo di ogni forma di batteri dannosi che potrebbero anche creare grossi problemi una volta a contatto diretto con il nostro preparato. Dopo il lavaggio di tutte le componentistiche è sempre opportuno attendere che ogni parte si asciughi completamente prima di rimontare l’apparecchio e ricominciare a centrifugare.

Componenti dell’estrattore per manutenzione

Il numero dei componenti relativi ad un estrattore di succo a freddo è molto simile a quello di una classica centrifuga. Naturalmente il cuore dell’apparecchio in questione è completamente differente: la coclea (elemento cardine di ogni tipo di estrattore) infatti nulla ha a che vedere con la grattugia sopra citata per le normali centrifughe. Anche in questo frangente comunque l’unità centrale è adibita al posizionamento del motore. Un motorino diverso per potenza e caratteristiche, ma ugualmente disposto nel cuore dell’apparecchio in questione.
Sopra al suddetto motore viene montato in tutti gli estrattori il contenitore chiamato anche brocca adibito al raccoglimento del succo finale. Di solito questa brocca è in materiale Tritan o in plastica indurita nel caso degli elettrodomestici di bassa qualità. Elementi di questo tipo possono essere facilmente smontabili e da lavare preferibilmente a mano con prodotti il più possibile naturali e non invasivi. Anche in questo caso infatti ci troviamo di fronte a sistemi a diretto contatto con gli alimenti e non dobbiamo in alcun modo favorire alcuna forma di contaminazione. Un estrattore oltre naturalmente al classico coperchio presenta anche una sorta di pestello (in plastica o metallico) adatto alle attività di pressa richiesta per questo particolare dispositivo. Entrambi questi elementi sono facilmente pulibili in ogni angolo; attenzione però ad avvicinare il pestello a forme di calore, questo elemento si può infatti deteriorare con estrema facilità, spesso viene realizzato addirittura in plastica in dispositivi più economici e meno elaborati. Il gruppo dei componenti adibito all’estrazione del succo presenta inoltre, in molti modelli all’avanguardia, un comodo sistema chiamato EasyLock (sviluppato in materiale Tritan) che permette una manutenzione rapida ed efficace del sistema adibito al filtro. Si potrà in questi casi cambiare rapidamente l’intero filtro dell’estrattore o smontarlo per pulirlo in maniera più minuziosa e precisa. Con quasi tutti i modelli di estrattori in commercio viene comunque fornito un comodo spazzolino, molto utile per una pulizia più accurata.

Manutenzione ordinaria

Che si tratti di centrifughe o di estrattori, macchinari del genere vanno inevitabilmente incontro ad un tipo di manutenzione ordinaria di elementi chiave come ad esempio i filtri. Il filtro è un componente facilmente usurabile e di difficile mantenimento. Esistono tabelle appositamente realizzate per avere un quadro più preciso relativo appunto alla sostituzione dei filtri. Solitamente viene utilizzato come parametro di riferimento il numero delle ore in cui si è usato il macchinario, naturalmente in questo frangente più si utilizza la centrifuga o estrattore che sia, più si intaccherà il filtro.
Tenendo in considerazione tutti questi parametri, la frequenza di sostituzione quindi si dispone attorno alle 80/100 ore di funzionamento. Esempio questo valido per i filtri di un classico estrattore di succo.

Pulizia automatizzata per centrifughe ed estrattori

Alcuni particolari modelli di centrifuga hanno integrato un sistema di pulizia automatizzata che consente una sorta di prelavaggio dell’intero macchinario senza dover praticamente fare nulla. Sistemi di questo tipo sono ormai sempre più frequenti anche nei macchinari di media qualità. Questo innovativo impianto, realizzato quindi non soltanto per le centrifughe più performanti, viene denominato sistema Quick Clean. Grazie a questo tecnologico sistema sarà possibile rimuovere in un batter d’occhio ogni forma di calcare e dannose sostanze residue. L’acqua carica di calcare infatti andrebbe inevitabilmente a rovinare il nostro apparecchio, corrodendo nel tempo anche in maniera grave ogni componente più sensibile. La nostra pulizia per centrifughe con Quick Clean integrato sarà così rapida e soprattutto leggera, senza dover sfregare intensamente in nessun caso. Comodità e sviluppo tecnologico al servizio di questi elettrodomestici. Passando ora al setaccio i sistemi automatizzati per la pulizia di un estrattore vediamo come oltre al già citato sistema EasyLock (sempre comodo per una manutenzione precisa del filtro di ogni estrattore) questo apparecchio può presentare svariati altri sistemi di pulizia meccanizzata, anche a seconda del modello acquistato e con un buon impatto anche a livello di prezzo.

Capitolo corrente

Guida - Manutenzione della centrifuga e dell’estrattore - Oasi del succo - Scollegare la corrente
Staccare sempre la spina prima di lavare l’elettrodomestico

Con tutti gli elettrodomestici, in ambito domestico e soprattutto in ambito industriale, bisogna prestare molta attenzione al fattore corrente elettrica. È fondamentale infatti fare molta attenzione al perfetto funzionamento di ogni presa elettrica e staccare la spina tutte le volta che si inizia un lavoro di manutenzione sull’apparecchio. Per quanto riguarda le centrifughe in particolare sono stati progettati sistemi di blocco corrente automatizzati che impediscono ogni operatività dell’apparecchio se non ci troviamo di fronte ad una corretta e precisa disposizione di ogni suo elemento. In questo caso infatti la centrifuga non potrà entrare in funzione fino a quando ogni componente non sarà stato incastrato nella corretta maniera, precisa e uguale alle direttive della fabbrica. Blocchi di corrente di questo tipo sono stati appositamente studiati per evitare i classici incidenti dovuti principalmente alla non curanza o anche come spesso accade alle piccole distrazioni. Tutti prima o poi si sono imbattuti in classici errori o piccoli incidenti dovuti a momentanei distrazioni. In molti macchinari comunque, che si tratti di moderne centrifughe, di ultra tecnologici estrattori, o anche di modelli abbastanza più economici, viene spesso collocato il classico adesivo di pericolo (triangolo con all’interno un punto esclamativo, per intenderci). Questo prezioso triangolino indica semplicemente di togliere ogni forma di tensione all’impianto prima di effettuare qualsiasi intervento di manutenzione; sicurezza prima di tutto.

Una scelta consapevole

Quando ci troviamo di fronte alla scelta e decidiamo di selezionare un determinato modello di centrifuga rispetto ad un altro non dobbiamo tralasciare il fattore qualità. Troppo spesso molti badano soltanto all’elemento prezzo non considerando le future e probabili spese di manutenzione alle quali si andrà incontro. La scelta consapevole orientata verso un prodotto di buona marca, per elettrodomestici di questo tipo, è quindi la soluzione consigliata. Naturalmente un buon rapporto qualità/prezzo è la soluzione ideale.
Selezionando un prodotto con un marchio certificato riusciremo a trovare nel tempo la maggior parte dei ricambi richiesti. Riusciremo a fare ordini anche a livello nazionale, senza svariate peripezie alla ricerca di un componente lesionato. Macchinari di questo genere infatti possono avere col tempo diverse piccole problematiche dovute a vari sfregamenti interni, a danni accidentali o anche alla non perfetta pulizia di tutti i componenti una volta adoperato l’oggetto. La manutenzione quindi deve essere consapevole e il più possibile precisa, in linea comunque con la tipologia di oggetto che si acquista.

Garanzia e istruzioni per centrifughe ed estrattori

Solitamente per elettrodomestici di questo tipo la garanzia varia da un minimo di 2 a un massimo di 5 anni, a seconda del posto dove si decide di effettuare l’acquisto, che si tratti di specifico centro commerciale o sito internet. In generale, che sia una garanzia relativa ad una centrifuga o ad un estrattore, ci troviamo di fronte ad un periodo di copertura di 5 anni netti per il motore e di 2 anni per ogni possibile danno sui componenti interni. Mantenere la scatola originale integra ed in perfetto stato può essere un altro buon consiglio nel caso si debba spedire in garanzia il prodotto. In definitiva un consiglio sempre valido che ci sentiamo in grado di fornire è quello di leggere attentamente il libretto delle istruzioni del modello da noi acquistato. Ogni particolare modello ha infatti requisiti specifici, spesso anche molto differenti dalle normalissime centrifughe o estrattori. Se al contrario rimangono alcuni dubbi si consiglia sempre di contattare l’assistenza clienti relativa allo specifico prodotto.

Conclusioni

Sia nel caso di una centrifuga, sia per un estrattore di succo a freddo, ci troviamo di fronte a strumenti che necessitano una certa cura e una costante anche se semplice manutenzione. In definitiva possiamo tranquillamente affermare che la manutenzione per tecnologia di questo tipo va fatta in maniera preventiva e programmata. Ai fini di trovarsi a contatto con elementi sempre puliti e soprattutto sicuri da utilizzare. Come presupposto fondamentale inoltre dobbiamo sempre considerare il fatto che questi dispositivi sono soggetti ad una continua usura e in particolare così facendo, nel tempo, si andrà inevitabilmente incontro a potenziali guasti. Pertanto garantire una buona sicurezza del macchinario dipende in particolar modo dalla manutenzione preventiva che ci consentirà di sostituire tutti gli elementi più soggetti ad usura prima dell’incombere di fastidiose anomalie relative al funzionamento dell’apparecchio in questione. Con dei piccoli lavoretti di manutenzione, anche molto semplici e poco impegnativi oggi, potremmo avere un forte risparmio nel tempo sia per quanto riguarda costose spese per sostituzioni varie, sia relativo a possibili inceppamenti con cambi totali dell’elettrodomestico.


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5 risposte a “Manutenzione della centrifuga e dell’estrattore”

  1. Avatar domenico
    domenico

    ho usato una centrifuga happy home, che comprata e mai usata da tantissimi anni, ho ora difficoltà a lavare, come si smonta il cono/filtro/grattugia e altre parti sottostanti da lavare?non vorrei far danni, il foglietto istruzioni non aiuta e la ditta pare chiusa da anni!

    1. Avatar OASIDELSUCCO STAFF
      OASIDELSUCCO STAFF

      Buongiorno Domenico,
      sinceramente non abbiamo mai sentito prima di questo marchio e non possiamo dare consigli su come utilizzare i loro prodotti.
      Da una rapida ricerca sembra che siano Olandesi. Puoi contattarli direttamente qui

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