Come scegliere l’estrattore di succo

All’interno del vasto panorama degli elettrodomestici maggiormente utilizzati in ambito domestico una delle più geniali innovazioni del momento è rappresentata dagli estrattori di succo. Diversi per caratteristiche dalle normali centrifughe e lontani anni luce dai classici frullatori; sembra proprio che questa sia ormai l’epoca degli estrattori di frutta e verdura a freddo. Oltre alle normalissime funzioni di estrazione del succo infatti modelli di questo tipo hanno integrate la capacità di realizzare gelati o addirittura marmellate, solo per fare alcuni esempi. Di certo questo particolare estratto gioca un ruolo fondamentale come alternativa ai centrifugati e ai classici frullati. Ci troviamo di fronte ad una tipologia di macchinari ultra tecnologici, sviluppati e perfezionati soprattutto negli ultimi anni. Un estrattore di succo è un apparecchio molto diverso da una centrifuga e totalmente differente da un frullatore. Non tritura né taglia alcun alimento ma produce una consistente spremitura di ogni cibo (adatto allo scopo naturalmente; è bene consultare la lista degli alimenti da poter utilizzare e di quelli da evitare) che si introduce dal comodo beccuccio, ricavandone il succo essenziale e per molti versi anche vitale.
Ma come facciamo a scegliere l’estrattore di succo a freddo migliore e il preciso modello che possa andare incontro alle nostre particolari esigenze? Non tutti infatti vogliono un elettrodomestico per utilizzi professionali, alcuni preferiscono affidarsi a prodotti del genere anche in maniera saltuaria, non dando molta importanza alla cosa, e tirandolo fuori dall’armadietto solo al momento del suo utilizzo. Analizziamo ora passo dopo passo che tipo di strumento è un estrattore ed in base a quali elementi dovremmo fare una scelta di acquisto consapevole. Innanzitutto è bene chiarire alcuni concetti base come ad esempio: che cos’è un elettrodomestico di questo genere, quale procedimento sfrutta in fase di lavorazione, che tipo di alimenti è possibile estrarre e quali no, come si fa ad utilizzare un estrattore in maniera pratica, qual è il modello più adatto alle nostre esigenze e quale invece quello più lontano da ciò che intendiamo fare, e infine cosa farne degli scarti prodotti da questo determinato strumento. Proviamo quindi di seguito a dare risposta a queste nozioni base.

Che cos’è un estrattore

Un estrattore di succo a freddo (definito anche “slow juicer”) è un elettrodomestico appositamente realizzato per comprimere e spremere diversi tipi di frutta e verdura in modo da ottenerne un prezioso succo. Il prodotto finale sarà quindi ricco di sostanze nutritive, carico di enzimi, con preziose vitamine e buoni valori d’acqua; tutti aspetti vitali per un buon funzionamento del nostro corpo.
Secondo alcuni dati raccolti il primo estrattore nasce negli USA intorno agli anni ’50. Chiamato “slow juicer” per il suo lavoro costante ma lento, questo apparecchio entra presto nelle case di tutti gli americani. Al giorno d’oggi ha trovato larga diffusione anche nel nostro Stato dove è stato eletto addirittura elettrodomestico più venduto nel 2014, in una speciale classifica appositamente realizzata per annotare dati statistici nel campo degli elettrodomestici per la casa.
Da alcuni anni risulta quindi l’ultimo oggetto del desiderio per chiunque decida di avere un’alimentazione più sana ed equilibrata, per chi voglia mettersi a dieta e calcolare ogni sostanza ingerita o per qualunque persona che desideri iniziare un periodo di depurazione fisica attraverso l’alimentazione. Le sostanze nutritive che vengono estratte da frutta, verdura e ortaggi sono sempre stati elementi chiave per una nostra corretta alimentazione. Per chi desideri avere un’informazione più specifica: gli enzimi sono dei catalizzatori di processi biologici; delle proteine realizzate all’interno delle cellule vegetali e animali. Le vitamine invece sono nutrienti essenziali dalle più disparate funzioni biochimiche. Infine l’acqua è l’elemento fondamentale di composizione del nostro corpo, ne abbiamo certamente bisogno ed in maniera giornaliera, costante elemento vitale per ogni essere vivente. Grazie ad un macchinario pensato appositamente per selezionare ed estrarre queste sostanze vitali, chiunque oggi può ottenere un ottimo preparato pronto per essere usato in pochi minuti di tempo.

Come lavora un estrattore di succo

Un estrattore è comunemente definito anche “estrattore a freddo” in quanto durante il suo processo di trasformazione di frutta, verdura e ortaggi non produce alcuna forma di calore. L’alta temperatura in questo caso è un elemento dannoso; se ci fosse produzione di calore i valori base degli alimenti in gioco andrebbero inevitabilmente contaminati, perdendo parte delle preziose sostanze nutritive. Lavorando a freddo non avviene inoltre il processo di ossidazione e in definitiva ogni elemento desiderato rimarrà intaccato e senza alcuna sostanziale e dannosa modifica.
Ogni movimento di triturazione e sforzo tra lame e prodotto è in questo caso del tutto evitato (ciò che invece non avviene adoperando una comune centrifuga). Non esiste infatti alcuna lama, né alcun tipo di grattugia (elemento cardine della centrifuga) adibita allo sminuzzamento del preparato; il tutto viene pressato fino a quando si ottiene il prezioso succo.
Proviamo ora a capire nel dettaglio come funziona realmente un estrattore di succo a freddo, a cosa servono elementi come la coclea, i filtri, e come selezionare il motore che fa più al caso nostro, ad ogni modo compatto e silenzioso.

Guida - Come scegliere l’estrattore di succo - Oasi del succo - Come lavora un estrattore di succo
La lavorazione “a freddo” prevede un numero di giri al minuto inferiore alle 100 rotazioni

Tra gli elementi cardine di un estrattore c’è la coclea: una sorta di vite intrecciata, esteticamente molto simile ad una grossa punta di un trapano (con le dovute proporzioni naturalmente), che sfrutta il movimento rotatorio per pressare e spremere ogni singola goccia degli alimenti messi a contatto. È il cuore dell’estrattore e a seconda del modello che decidiamo di acquistare potremmo avere un tipo di coclea orizzontale o verticale. La prima tipologia viene integrata all’interno dei modelli più sofisticati, molto utile soprattutto per estrarre il succo da verdure della tipologia definita “a foglia”. Il secondo tipo di coclea, chiamato invece verticale, viene utilizzato nei macchinari meno ingombranti e dalle performance più ridotte. Componenti di questo tipo non sono consigliati per chi intende assumere in maniera ripetuta e costante succhi prodotto da verdure a foglie. Per quanto riguarda il capitolo filtri ci possiamo trovare di fronte a dei normalissimi filtri per estrattori oppure a dei filtri che sfruttano materiali in Ultem o Tritan (più resistenti per la qualità dei componenti utilizzati). I filtri classici sono naturalmente i più economici e se ne trovano posizionati in quasi tutti i modelli di estrattori in circolazione. Spesso viene preferita la seconda tipologia di filtro, quella appunto in Ultem o Tritan, per la poca manutenzione che necessita l’apparecchio. Utilizzando infatti un filtro di questo tipo il macchinario avrà certamente una durata molto più lunga.
Passiamo ora ad analizzare il motore: l’elemento certamente chiave per il buon funzionamento di questo strumento. In circolazione, sempre parlando naturalmente di classici estrattori, esistono motori ad induzione AC e motori a spazzole DC. Senza farci spaventare da queste sigle, ci troviamo di fronte a dei semplici motori ad induzione oppure a motori a spazzole. Il primo riesce a raggiungere una velocità molto maggiore rispetto al motore a spazzole DC; ciò è reso possibile grazie alla non presenza del collettore. Il motore ad induzione ha inoltre una risposta elettrica immediata, rapida e scattante sempre facendo riferimento ad un probabile confronto con la seconda tipologia di motore. In questo caso sono fondamentali i parametri relativi a velocità e riscaldamento.
Proviamo ora a fornire alcuni consigli sempre utili prima di gustare il nostro estratto finale. Precedente alla realizzazione vera e propria, per non disperdere le preziose sostanze contenute all’interno degli alimenti che si intendono lavorare con questo processo è opportuno lavare bene frutta e verdura e assolutamente non sbucciare nessun alimento. È proprio qui infatti che troveremo concentrate le preziose vitamine di cui abbiamo tanto bisogno quotidianamente e buttare nel cestino queste sostanze non sarebbe la giusta mossa.
Uno tra gli aspetti sconvenienti nel preferire un estrattore rispetto ad una normale centrifuga riguarda il fattore legato al tempo. In particolare due sono gli elementi chiave che alcune volte hanno fatto propendere verso la scelta di un altro tipo di elettrodomestico: il tempo di lavorazione e la perdita di svariati momenti nel tagliare manualmente gli alimenti desiderati.
Come abbiamo già affermato il processo di lavorazione di un estrattore di succo è abbastanza più lento se relazionato a quello di una normalissima centrifuga dalle caratteristiche medie e con motori standard. La lavorazione “a freddo” prevede infatti un numero di giri al minuto inferiore alle 100 rotazioni; il classico procedimento di una centrifuga sfrutta invece tra i 6.000 e i 18.000 giri al minuto; dato questo alquanto differente. In generale possiamo comunque affermare che non ci troviamo comunque di fronte ad un consistente spreco di tempo. Se con una centrifuga si riesce a completare il processo in un paio di minuto, con un estrattore avremmo il prodotto finale in circa 10 minuti di tempo, non male comunque.
Altro fattore leggermente scomodo riguarda il taglio o sminuzzamento manuale degli alimenti che si desidera utilizzare. Ogni cibo dovrà essere precedentemente sminuzzato in modo da rendere il macchinario il più possibile efficiente. In una centrifuga invece si possono inserire tranquillamente tutta la frutta e la verdura interamente, senza apportare alcun taglio. Ogni centrifuga ha infatti un ingresso con un diametro anche fino agli 8 centimetri di larghezza, le più piccole ne hanno uno vicino ai 4,5 centimetri.

Cosa estrarre e cosa no

Guida - Che cosa sono gli estrattori di succo - Oasi del succo - estrarre i succhi a freddo e lentamente
Una corretta alimentazione dovrebbe prevedere giornalmente almeno 400 grammi di frutta e verdura

A differenza di una normalissima centrifuga un estrattore riesce a lavorare anche verdure ed erbette della tipologia “a foglie”. Questo è un processo alquanto particolare che realizza una spremitura vera e propria delle foglie, producendo uno scarto definito “secco”.
Tra la frutta da non utilizzare con ogni tipo di estrattore ci sono le tanto amate banane, i fichi e gli avocado. Questi alimenti hanno tutti una consistenza pastosa, quasi del tutto priva di acqua; a causa delle particolari caratteristiche quindi andrebbero ad intralciare i meccanismi di pressione con cui opera il macchinario, e con molte probabilità potrebbero provocare anche ingenti danni.
Una volta analizzati gli alimenti che possiamo estrarre e quelli da escludere si può passare a rispondere ad un’altra fondamentale domanda: perché utilizzare un estrattore di succo? Per rispondere a questo quesito sono state attentamente analizzate alcune statistiche riguardanti il nostro territorio nazionale e senza alcun dubbio possiamo tranquillamente affermare che la risposta è: perché mangiamo poca verdura e pochissima frutta. Se facciamo riferimento ai dati forniti dall’Unione Europea (in particolare dalla FAO) notiamo subito come una corretta alimentazione dovrebbe prevedere giornalmente almeno 400 grammi di frutta e verdura, previsti per ogni cittadino. Se è vero che alcuni rispettano e seguono attentamente questo prezioso consiglio è altrettanto corretto affermare che la stragrande maggioranza non dà molta attenzione a questo dato, rimanendo molto al di sotto dei 300 grammi di frutta e verdura al giorno (dato naturalmente calcolato in percentuale).
È corretto comunque affermare che soprattutto negli ultimi anni si è sviluppata una corretta informazione in fatto di alimentazione e stili di vita, adottando sempre più spesso verdura e frutta all’interno della nostra quotidiana dieta. Oltre a ciò sembra essersi creata anche una certa “moda” relativa al consumo di verdura, tendenza in questo caso proficua e certamente giustificata.
Ricerche molto recenti hanno inoltre dimostrato come ci sia una certa difficoltà nell’inserire in maniera proficua e in una corretta percentuale la frutta all’interno del nostro piano alimentare. La maggior parte di noi infatti consumano un frutto soltanto in maniera sporadica, come se si trattasse di mangiare ad esempio un gelato o di consumare il classico dolce della domenica. La fatica ad includere all’interno della nostra dieta alimentare elementi essenziali come la frutta è principalmente un fattore educativo. Non siamo stati abituati infatti ad una determinata azione e quindi semplicemente non ci pensiamo. Questo distruttivo ragionamento unito alla scarsa conservazione della frutta (quanto dura un frutto prima di iniziare a deteriorarsi dipende dalla tipologia di frutta scelta e dal clima in cui si trova) ci ha portato col tempo a limitarne l’uso. Grazie ad uno strumento innovativo come l’estrattore di succo possiamo finalmente rieducare il nostro organismo a dei corretti principi alimentari, carichi giornalmente di frutta e verdura.

Miglior metodo per usare un estrattore

Un estrattore di succo è uno strumento molto utile anche per velocizzare i processi di digestione all’interno del nostro organismo. Alcuni si potranno domandare com’è possibile che un macchinario di questo tipo vada ad influenzare anche complessi meccanismi legati alla digestione; la risposta è molto semplice: bere un succo significa digerire il preparato in circa 15 minuti di tempo.
Prendiamo ora ad esempio la digestione di un frutto all’interno del nostro organismo. In generale per digerire in maniera completa un frutto impieghiamo un tempo non inferiore alle 3 ore. Ciò avviene principalmente perché le nostre pareti cellulari sono molto resistenti e i tempi di digestione sono più ampi. Inoltre bisogna anche considerate il fattore tasso di assorbimento; per alimenti dalla consistenza più solida abbiamo un valore intorno al 17% mentre per quanto riguarda le sostanze della tipologia dei succhi di frutta il valore medio si aggira intorno al 65%.
In parole povere questo significa che mediamente ogni succo di frutta o estratto di frutta o verdura impiega molto meno tempo nell’essere assimilato in maniera completa dal nostro corpo.
In generale è comunque importante ricordare come i succhi prodotti da un processo di estrazione non sviluppano alcun tipo di fibra solubile. Questo è un dato negativo in quanto la fibra solubile riduce i livelli di colesterolo nel sangue e produce altri effetti benefici per il nostro corpo (migliora ad esempio le funzioni del tratto intestinale). Il risultato finale prodotto dalla fibra solubile riguarda la sensazione di ritrovata energia.

Quale estrattore scegliere

L’estrattore Hurom HU 500 è definito da alcuni esperti del settore la “Ferrari degli estrattori”
L’estrattore Hurom HU 500 è definito da alcuni esperti del settore la “Ferrari degli estrattori”

In commercio esistono svariate tipologie di buoni estrattori; catalogati a seconda del prezzo, dei componenti di realizzazione e dell’azienda produttrice, possiamo affermare che la scelta è molto varia. Come fare allora a decidere quale sia il miglior apparecchio che fa al caso nostro?
Il primo consiglio utile in questo caso è di rivolgersi a qualcuno che già abbia precedentemente adoperato questo particolare macchinario. Se non conoscete nessuno personalmente esistono diverse recensioni, cariche di specifiche tecniche in grado di fare al caso vostro. Oltre alle classiche opinioni di chi già ha utilizzato un estrattore ci sono forum realizzati appositamente per scambiarsi pareri pratici e diretti, non legati ad alcuna azienda in particolare e liberi da pilotate opinioni.
Attenzione però esiste una certa confusione tra centrifughe ed estrattori di succo, troppo spesso accomunati dalle similitudini in fatto di design.
Per creare una sorta di tabella comparativa tra i diversi tipi di estrattore in commercio all’interno del mercato italiano dobbiamo considerare importanti valori come: la capacità estrattiva, il design, l’assistenza, la manutenzione e naturalmente tenere un occhio sempre puntato verso il prezzo d’acquisto.
Tra i migliori estrattori in commercio abbiamo appositamente selezionato 3 modelli ottimi per svariate caratteristiche, anche molto diversi tra loro. In particolare il modello RGV Juice Art, l’estrattore Panasonic MJ-500 e l’Hurom HU 500.
Elencati in ordine di prezzo dal più economico al più costoso (dai 110 euro circa ai 380 euro, passando per una cifra vicina ai 200 euro nel caso del Panasonic), questi estrattori di succo hanno tutti un’ottima capacità estrattiva, essenziale per lavorazioni di questo tipo.
Il modello di estrattore RGV Juice Art è uno degli estrattori più acquistati in Italia grazie al suo ottimo rapporto tra qualità e prezzo. Ha inoltre dei componenti molto resistenti e un prezzo abbastanza basso che si aggira intorno ai 100 euro. Per una cifra così ridotta non ci aspetteremmo chissà quale modello invece i componenti sono comunque solidi e funzionali. Tra le caratteristiche negative comunque si segnala una certa rumorosità. Nel complesso ha un’ottima capacità estrattiva in fase di lavorazione, è uno strumento versatile e sicuro, facile e veloce da pulire. In Italia sono inoltre presenti diversi centri RGV nel caso di una effettiva necessità di assistenza e con una elevata disponibilità in fatto di ricambi; fattore questo troppo spesso trascurato.
Il Panasonic MJ-500 ha un prezzo nella media per prodotti di questo tipo (sui 200 euro); è un macchinario adatto ad un utilizzo in ambito famigliare, molto maneggevole e silenzioso ed inoltre presenta una tipologia di assemblaggio abbastanza chiara e semplice. L’MJ-500 ha come fondamentale caratteristica l’ottimale valore relativo alla velocità di estrazione; con soli 45 giri al minuto è infatti un modello molto ricercato dai consumatori più attenti. È una tipologia di estrattore di ultima generazione e nel complesso ha una buona capacità di prodotto accumulabile nel contenitore interno (1,3 litri di polpa, 0,93 litri di succo finale).
L’estrattore Hurom HU 500 è invece tra i modelli in commercio della fascia medio alta; definito da alcuni esperti del settore la “Ferrari degli estrattori”. La velocità di estrazione è inferiore a quasi tutti i modelli presenti in commercio, si parla infatti di soli 40 giri al minuto. Tra i fattori molto positivi questo prodotto ha un ottimo livello di assistenza (garanzia superiore ai 5 anni di tempo), una capacità estrattiva ottimale e un fantastico e ultra moderno design. È inoltre un elettrodomestico facile da pulire adatto ad un utilizzo costante; tramite questo particolare estrattore si potranno inoltre realizzare marmellate e gelati di ogni tipo.

Capitolo scarti

Risulta importante seguire alcuni consigli e anche semplici accorgimenti per ottenere un prodotto di qualità senza un eccessivo spreco di sostanze nutritive. Tra i suggerimenti elenchiamo quello di non inserire grossi semi né torsoli, in questa maniera si potranno evitare sgradevoli inceppamenti di motorini spesso troppo poco performanti per attività di questo tipo.
Contrariamente a quanto abbiamo precedentemente affermato in maniera generale per quanto riguarda frutta come ad esempio gli agrumi, è bene eliminare le bucce. Nel caso di arance, mandarini, limoni o pompelmi, non inserire alcuna buccia. Altri alimenti con bucce dalla consistenza troppo dura posso essere ad esempio cocomeri o ananas; anche in questo caso la buccia deve essere precedentemente rimossa.

Conclusioni

Tutti dovrebbero avere un buon modello di estrattore all’interno della propria cucina; con buona pace delle più tecnologiche e avanzate palestre, anche a casa nostra sarà così facile possedere un corretto stile di vita legato ad una buona ed equilibrata alimentazione. Infatti ciò che si sente sempre affermare da esperti medici, alimentaristi e dietologi riguarda l’equilibrio; chiunque può concedersi qualche vizio di tanto in tanto ma l’elemento chiave di un ottimo stile di vita è senza ombra di dubbio l’equilibrio e la costanza nel mantenere giornalmente delle sane abitudini alimentari. Un estrattore di ottima qualità può riuscire a produrre un buon 30% di succo in più rispetto ad un modello di centrifuga altrettanto buono qualitativamente parlando. L’assunzione di questo preparato oltre ai già citati valori nutritivi prodotti risulta un toccasana nella prevenzione di influenze e raffreddori, malanni sempre in allerta soprattutto nei periodi di cambio stagione.
In definitiva possiamo tranquillamente affermare che questo elettrodomestico è in grado di migliorarci la vita, sfruttando al meglio ogni elemento essenziale che si nasconde in alimenti vivi come lo sono la frutta, la verdura e gli ortaggi.


Pubblicato

in

da

Tag:

Commenti

2 risposte a “Come scegliere l’estrattore di succo”

  1. Avatar Andrea
    Andrea

    Sono indeciso poichè ho trovato a pari prezzo 2 etrattori:
    PANASONIC MJ-L500
    MOULINEX ZU258D
    il mio utilizzo sarebbe familiare e sarebbe per me il primo estrattore.
    spero in un vostro aiuto per scegliere uno dei due definitivamente e acquistarlo.

    1. Avatar OASIDELSUCCO STAFF
      OASIDELSUCCO STAFF

      Buongiorno Andrea,
      tra i due la nostra scelta va sicuramente sul Panasonic MJ-L500 che è un ottimo modello con spremitura a 45 giri al minuto; è sul mercato da un pò ed è stato quindi ampiamente testato sul campo in molteplici situazioni senza mostrare problemi particolari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *